Prigioniera del mio stesso corpo

Ormai ci sono.Sono dentro la morsa del dolore,del vuoto e del totale buio.Questo dolore che mi attanaglia  e grava su di me.Ormai il mio animo mesto è intrappolato in questo corpo.Sento che si dibatte e tenta di uscire di fuggire,ma è legato a questo dolore e sa che niente potrà lenire questa sofferenza.Sono in un baratro di disperazione,non vedo via di uscita.Sto affogando e non vedo nessun appiglio ma soltanto buio.Sento che dentro me ormai è tutto ibernato,non c'è più organo vivo.E' tutto stratificato e avvolto da ghiaccio.Sono morta?Non riesco più a vivere e come se fossi un automa.Sono diventata letargica,sono intorpidita da tutte le emozioni.In questo compendio di emozioni negative prevale l'odio.L'odio verso di me,verso la vita che non è stata propizia,verso il mio ragazzo che vuole lasciarmi,verso la mia famiglia che non mi aiuta(o sono io che non mi lascio aiutare?)verso il cibo che mi  ha reso un mostro.Muoio a poco a poco.Ogni giorno sento di non farcela,mi voglio arrendere e morire nella mia solitudine e nel mio fallimento.L'unica persona con cui potevo parlare del mio problema(il mio ragazzo)vuole lasciarmi ora.Cosa farò?Io non voglio rimanere sola.La solitudine mi spaventa.Perchè io ho sempre bisogno di quello scoglio,di quell'appiglio altrimenti affogherò e non potrò più risalire.Sono dilaniata dal dolore.Non so nemmeno se ho scritto bene e se mi son fatta comprendere.Sono straziata da tutto questo!Che senso ha vivere così?NESSUNO.Sono prigioniera del mio corpo.Sono così disperata che penso di morire dal dolore,che il mio cuore non regge più.Si può morire di dolore?